La Lega Nord era finanziata da Gheddafi? Gossip elettorale contro il Centrodestra o storia vera?

Francesco Belsito
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Lega Nord / Gheddafi:

In certi ambienti dell’estrema destra circola una notizia che se fosse vera sarebbe davvero inquietante e aggiungerebbe luce sinistra sui rapporti internazionali della Lega nord, dopo quanto paventato a proposito di presunte “amicizie pericolose” con Vladimir Putin. Rapporti finanziari, più che politici. Ma in quasi 40 anni di giornalismo posso testimoniare il fatto che quella di estrema destra è sempre stata la contro-informazione più corretta e meglio documentata: non ho mai ricevuto una bufala o una polpetta avvelenata. Comunque la prudenza è d’obbligo, perché questa storia è davvero forte. Ed è collegata al tentativo andato in porto di rifondare il Movimento Sociale, che ha come presidente Maria Antonietta Cannizzaro, che avrebbe “ereditato” il nome e il simbolo del vecchio partito di Giorgio Almirante, come vicepresidente e tesoriere Francesco Belsito, che, secondo quanto mi risulta, sarebbe co-proprietario del logo. Il coordinatore, invece è Francesco Proietti ex parlamentare ed ex fedelissimo di Gianfranco Fini. Proietti avrebbe ricevuto questa delega il 26 dicembre 2015, in uno studio notarile, proprio da Belsito.
Tornando alla notizia “bomba” di queste ore sui presunti legami finanziari internazionali della Lega, va detto che sta circolando in piena campagna elettorale per il rinnovo del sindaco di Milano, con la Lega nord di Matteo Salvini destinata a far man bassa di consensi elettorali. Quindi: occhio!

Roberto Maroni
Roberto Maroni

Tutto ruoterebbe intorno a Francesco Belsito (l’amministratore della Lega nord finito nell’inchiesta sui rimborsi e per questo espulso dal partito, secondo molti per salvare Umberto Bossi) che, appunto, del nuovo MSI è il tesoriere. Quando, tra il 2010 e il 2011 fu sottosegretario del Ministero per la semplificazione normativa, durante il quarto governo Berlusconi, gli capitò più volte di fare viaggi all’estero insieme all’allora Ministro degli interni, oltreché collega di partito, Roberto Maroni. Durante una di queste trasferte, una delle ultime, i due amiconi leghisti avrebbero incontrato Muammar Al Qaddafi, noto a tutti come colonnello Gheddafi, dittatore della Libia. Il leader libico, ucciso a Sirte il 20 ottobre 2011, avrebbe chiesto a Belsito :”Tu oltre a essere sottosegretario, sei il tesoriere della Lega nord: dove sono finiti tutti quei soldi, circa 00 000 000 (omissis deciso da me) che ho dato a XX (altro omissis deciso da me)?”.

Muammar Al Qaddafi  detto Gheddafi
Muammar Al Qaddafi
detto Gheddafi

Se, ripeto, fosse vero tutto ciò, si tratterebbe di un fiume di danaro impressionante che mostrerebbe una realtà umiliante, ovvero la vera storia finanziaria del partito di Bossi e di Maroni. Quella che, probabilmente, Belsito conosce molto bene. Non è escluso che nei prossimi giorni l’ex tesoriere della Lega nord e ora tesoriere del Nuovo Msi, trovi spazio sui media italiani. Bisognerà capire se stia soltanto cercando vendetta o se si tratti di un’operazione politica dai contorni poco definiti. Non è detto che a Matteo Salvini dispiaccia l’uscita di scena di Roberto Maroni
Marco Gregoretti