È la stampa bruttezza! Colleghi che cadono sempre in piedi/1 Brodolino il provinciale

Humphrey Bogart nella celeberrima sequenza finale del film "È la stampa bellezza!!!".
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Avevo accennato a una nuova rubrica sul “giornalismo”. In particolare su quei colleghi che, chissà perché (ma in realtà lo sappiamo benissimo), cadono sempre in piedi. Più non ne fanno una giusta, più fanno carriera. E vabbè! Questa è la prima striscia. Ovviamente senza nomi e senza cognomi. Tengono famiglia pure loro. La rubrica è in doppia versione: scritta e video. Ma le parole sono le stesse.

BRODOLINO IL PROVINCIALE. Scrivere bene, scrive bene, non c’è dubbio. Ma tra lui e una notizia ci sono praterie di depistaggi, di errori, di abbagli, di narcisismi, di stupidaggine. In breve: non ne azzecca una. Si fissa, ma sempre su quella sbagliata. E più glielo dici, più insiste. E se lo contraddici si incazza pure. E ti fa i dispetti. Uno così ha fatto il direttore di tre giornali. Tre, capite? Nel primo ha ottenuto un grande risultato: gli ha fatto perdere il 30 per cento di copie. Nel secondo ha fatto di peggio: ha mischiato il personale al professionale. E se n’è dovuto andare. Nel terzo pare l’abbia fatta così grossa, stando ai boatos di redazione, che l’hanno cacciato dalla sera alla mattina. Tre bei traguardi. E a presto, vedrete, la quarta dose… Ma la domanda è: che cazzo ha nei cassetti per cadere sempre in piedi? Foto? Dossier?, Filmatini? O solo la fedelissima bottiglia di wiskey?