Archivio di Greg. Matacena e l’amico Gemayel. Latitanza, segreti di Stato e DC… Le carte dell’inchiesta

Claudio Scajola
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A Claudio Scajola, al latitante Amedeo Gennaro Matacena e alla moglie di quest’ultimo, Chiara Rizzo, vorrei chiedere un favore. Anzi due. Il primo è questo: possono chiedere al loro potente amico libanese Amin Gemayel, capo del partito cristiano delle Falangi, ex Presidente del Libano e candidato alle prossime (rinviate) elezioni presidenziali, che cosa sappia del rapimento e dell’uccisione di Aldo Moro? Il secondo riguarda la scomparsa di due miei colleghi. Si fanno, per favore, latori presso il capo delle Falangi cristiane di questa mia personale richiesta? Può dirmi signor Gemayel, grande amico di Giulio Andreotti, che fine abbiano fatto i giornalisti Italo Toni e Graziella de Palo di cui si sono perse le tracce dalla mattina del due settembre 1980 tra le strade di Beiruth? In fin dei conti di li a poco, il 23 settembre 1982, Gemayel divento’ Presidente della Repubblica, proprio negli stessi giorni in cui arrivarono le truppe italiane della missione Italcon, al comando del generale Franco Angioni. Quindi, magari, qualche cosa sa. Invece no, lo so che non mi direte niente di tutto ciò: a voi la potente amicizia è servita per trattare un soggiorno al riparo da estradizioni dell’imprenditore ed ex deputato, latitante, Matacena, secondo il Tribunale di Reggio Calabria colpevole di associazione esterna di stampo mafioso. Accusa per la quale è stato condannato a cinque di anni di reclusione. Insomma l’elefante che ha partorito il topolino: avete la possibilità di conoscere e far conoscere verità occultate su tre cittadini italiani uccisi e invece vi accontentate di organizzare un trasferimento illegale di un ricercato. Poveretti… Matacena è latitante dall’estate del 2013. Si trova a Dubai, negli Emirati Arabi. Una “location” un po’ rischiosa per via dei trattati di estradizione. Quindi era necessario scegliere un’alternativa più sicura. Per Scajola e per la moglie di Matacena, Chiara Rizzo, il posto ideale è lo stesso in cui si è recentemente“trasferito” Marcello Dell’Utri: Beirut-Libano. “Beirut è una grandissima Montecarlo” esclama Scajola al telefono (in allegato a questo articolo anche stralci di intercettazioni e brani dell’ordinanza). E si può contare su una catena di appoggi di tutto rispetto. Il compito di spianare la strada al trasferimento, mettendo in asse i livelli più alti dell’establishment “amico” libanese, viene affidato a Vincenzo Speziali, 40 anni, calabrese, nipote dell’omonimo Vincenzo, 83 anni, ex senatore Pdl e presidente del più importante gruppo industriale calabrese. La moglie del “giovane” Vincenzo, Rizka Jouvia, 46 anni, nata ad Al Nassrie, in Libano, è parente di Gemayel. Speziali fu anche l’ultimo delegato dei giovani democristiani e le cronache raccontano che il nove maggio 2013 (ironia della sorte: anniversario dell’uccisione di Aldo Moro) accompagnò il potente uomo politico libanese a rendere omaggio alla tomba di Giulio Andreotti. Un anno prima, il tre marzo 2012, Gemayel era stato in visita in Calabria dove fu accolto da Vincenzo Speziali senior. Dopo la conferenza stampa ufficiale, nei locali dell’aeroporto di Lamezia Terme, Gemayel si spostò nella residenza privata di Speziali, a Sella Marina. Insomma due vecchi amiconi… Speziali e Gemayel. Claudio Scajola, anche per la sua importante militanza sia nella DC che nel Pdl, aveva e ha rapporti solidi con la famiglia Speziali. Da qui le pressanti richieste di intervenire presso Gemayel per garantire il trasferimento di Matacena da Dubai a Beirut. Qualche cosa, però, non torna. O, almeno, sembra non tornare. Anche perché tutto questo attivismo avviene in un momento di grande caos e di palpabile tensione politica nell’ex Svizzera del Medio Oriente, con i continui rinvii delle elezioni presidenziali. E assume un significato tutt’altro che da boutade istrionesca, l‘uscita con la quale Silvio Berlusconi avrebbe motivato la presenza di Dell’Utri in Libano non come prossimo latitante, ma come ambasciatore del delicato incarico di comunicare a Gemayel che può contare sull’appoggio elettorale di Putin… Smentita secca di Gemayel ma non di Putin, con aggiunta di un tassello misterioso: Dell’Utri ha stretti rapporti finanziari, affaristici, politici con un trio di nemici giurati del cristiano falangista Gamayel. Tre personaggi vicini agli Hezbollah, accusati in queste ore, proprio da settori cristiani, di essere gli artefici del boicottaggio all’iter elettorale: il Ministro degli Esteri ed ex ministro del’Energia Gerbarn Bassil, l’ex capo di Stato Maggiore e candidato alle presidenziali proprio contro Gemayel, Michel Aoun e il Vicepremier e Ministro della Difesa Samir Mokbel. Come raccontato in un articolo su questo stesso sito il sette maggio scorso. Dunque: le Falangi cristiane amiche di Scajola e gli Hezbollah in affari con Dell’Utri? E tutti e due in Forza Italia? No, non è possibile, il Divo Giulio si starà preoccupando da lassù: figlioli miei vi ho messo proprio nei casini… A parte gli scherzi (mica tanto): probabilmente è nella chiamata in causa di Putin la risposta all’intrigo. La parola chiave è: energia
Marco Gregoretti

Claudio Scajola
Claudio Scajola
Amedeo Gennaro Matacena e la moglie Chiara Rizzo
Amedeo Gennaro Matacena e la moglie Chiara Rizzo
Vincenzo Speziali jr
Vincenzo Speziali jr
Amin Gemayel
Amin Gemayel

LE INTERCETTAZIONI E I DOCUMENTI CHE DIMOSTRANO I CONTATTI PER “TRASFERIRE” MATACENA A BEIRUT

p. p. n. 7261/09 rgnr dda n. 4527/10 rgip n. 23/14 occ cjtro Matacena
Amedeo Gennaro + altri. Ordinanza di applicazione di misura
cautelare e sequestro preventivo
TRIBUNALE DI REGGIO CALABRIA
-SEZIONE DEL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARIORDINANZA
DI APPLICAZIONE DI MISURE CAUTELARI
e contestuale DECRETO DI SEQUESTRO PREVENTIVO
(Artt.272 e ss. C. p. p.; art. 321 C. p.)
Il giudice per le indagini preliminari, dott.ssa Olga Tarzia,
Letti gli atti del procedimento penale indicato in epigratè, iscritto a carico di:
l. MATACENA Amedeo Gennaro Raniero, nato a Catania il 15/09/1963, residente in Reggio Calabria,
Parco Fiamma n. 12, di fatto domiciliato nel Principato di Monaco, in Boulevard Princess Charlot civ. 13,palazzo
11Le Victoria”;
2. RIZZO Chiara di Angelo e ATTANASIO Giulia, nata a Messina il 15/02/1971, residente a Lipari (ME) in
via San Pietro snc., di fatto domiciliata nel Principato di Monaco, in Bouleverd Princess Charlot civ. 13,palazzo
uLe Victoria”;
3. DE CAROLIS Raffaella di Armando e VENEZIANO Teresa, nata a Norcia il 27/12/1942, residente a
Reggio Calabria in via R. Campi UO Tronco, civ. 109/A;
4. FIORDELISI Maria Grazia, nata a Lauria (PZ) il 27/10/1962, residente a San Remo in via Ansaldi, civ.
7915, segretaria di MA T A CENA Amedeo;
5. SCAJOLA Claudio, nato ad Imperia il 15/01/1948, i vi residente in via Diano Calderina, civ. 151;
6. POLITI Martino Antonio di Angelo e ARCUDI Filippa, nato a Reggio Calabria il 23/12/1967, ivi residente
in via Strada Ferrata, via JA Traversa Sud, civ. 3;
7. SACCO Roberta, nata a Torino il 23/02/1971, residente a Diano San Pietro (IM) in via Glori, civ. 7
8. CHILLEMI Antonio, nato Messina il 18/08/1940, residente a Reggio Calabria, in via Caserta Crocevia, civ………………….

………………a rendere alluabile il pianificato spostamento del MATACENA dall’Emirato di Dubai alla Repubblica
dei Libano. individuato dallo SCAJOL4 per la possibilità di sfhtllare le proprie rela~ìoni personali
(tra le quali quella con SPEZIALI Vincenzo) al jìne di far riconoscere il dirillo dì “asilo politico” a
fitvore del condannato per concorso esterno in associa::ione majìosa, J\L-lTACEJVA Amedeo;
fatto commesso consape1·olemente al jìne di proteggere economicamente uno dei più potenti ed
influenti concorrenti esterni della ‘ndrangheta reggùza – l’isto il rile1·antissimo ruolo politico ed
imprenditoriale rirestito dal AlATA CENA- e, per questa l’ia, agevolare il complesso sistema criminale,
politico ed economico, rijèribile alla ‘ndrangheta reggina, interessata a mantenere inalterata la piena
operatività del primo e della galassia imprenditoriale a lui riferibile, costituita da molteplici società ed
aziende uti/i::::ate per schennare la vera natura delle relazioni politiche, istituzionali ed imprenditoriali
dal predetto garantite a !irello regionale e nazionale.
In Reggio Calabria, Imperia e nei Principato di Monaco.jìno al 11 febbraio 2014.

Nel caso che ci occupa le investigazioni sono particolarmente ricche di riferimenti anche
diretti che vedono SCAJOLA in pale position nell’impegno volto all’individuazione di uno
Stato estero che evitasse per quanto possibile l’estradizione dellVIATACENA o la rendesse
quanto meno molto difficile e laboriosa.
Tale Stato lo SCAJOLA individuava nel Libano (tanto si desume da una serie di elementi
che appresso saranno riportati quale la telefonata 2055 di progr.), impegnandosi con
personaggi esteri di rango istituzionale per ottenere tale appoggio (ved. progr. 6o66 ) per
tramite di importanti amicizie (Vincenzo Speziali ndr). Si legge nell’informativa della
Direzione Investigativa Antimafia Cat. 125/R.C. /3 settembre /H4 225 depositata il
7.2.2014 che la necessita’ dellVIATACENA di trasferirsi dal territorio degli Emirati Arabi
era generata dal timore che il 20.2.2014, fosse emessa la sentenza nel procedimento
pendente a Dubai, cui sarebbe potuta conseguire l’espulsione da quel paese, con il rischio
di essere tratto in arresto e trasferito in Italia per scontare la pena
Gia’ nella richiesta del P. M. si legge:
… già dalle prime ore della mattina del 15 gennaio 2014- giorno del compleanno dello SCAJOL4- si registravano
numerosi e frenetici contatti telefonici tra lo SCAJOLA, la sua segretaria SACCO Roberta, RIZZO Chiara ed
il personale di scorta del primo – soggetti ques(u/timi che risulteranno parte altil’a e detenninate a garantire
agevoli spostamellfi nel territorio italiano della moglie del MATACENA -, telefonate volte all’organizzazione di
un incontro che RIZZO Chiara avrebbe dovuto avere, con altri soggetti, nella tarda. mattinata dello stesso giorno
nel comune di Barnareggio (MB).
Tale appuntamento era preceduto da una frenetica attività dello SCAJOLA volta ad individuare un nuovo
Stato estero in grado di garantire al MA T A CENA un soggiorno meno esposto a rischi di estradizione, scelta che,
a seguito dei suoi stabili contatti internazionali, sembrava essere ricaduta sulla Repubblica del Libano, ed in
particolare sulla città di Beirut.
Prima di analizzare le risultanze foniche delle conversazioni intercettate, che di seguito si riportano,
appare utile ribadire che Claudio SCAJOLA e Chiara RIZZO nei loro colloqui utilizzano un linguaggio
volutamente criptico, facendo allusioni a terze persone al fine di coprire l’oggetto vero bersaglio del loro discorso:
capita, ad esempio che attribuiscano una condotta al figlio della RIZZO, Athos MATACENA, che in realtà va
riferita a MATACENA Amedeo Gennaro; in altre conversazioni, apparentemente caratterizzate da discorsi senza
filo logico, fanno riferimento a pregressi contatti che i due hanno avuto attraverso l’utilizzo di altri sistemi tipi di
comunicazioni, tipo Vi ber o Skype.
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Amedeo Gennaro + altri. Ordinanza di applicazione di misura
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L’esame del contenuto della conversazioni, di seguito riportate, consente di accertare che il prossimo IO
febbraio MATACENA Amedeo sarà spostato dall’Emirato di Dubai alla capitale della Repubblica del Libano,
Beirut, che i colloquinti indicano come 11paese L” e 11Capitale B”:
Telefonata registrata, in data 27 dicembre 2013 alle ore 15,21, progressivo 6007 su canale 6527 del
sistema INTEGRA della società SIO S.p.A., in uscita verso l’utenza nr. 334/6910405 in uso a
SCAJOLA Claudio, nato a Imperia il 15 gennaio !948 [allegato 001]
LEGENDA
C = RIZZO Chiara;
S = SCAJOLA Claudio.
… OMISSISS …
C= Dimmi tutto, allora …
S = Come va le cose, com’è, come sta lui?
C= Bene, bene, bene …
S = Si?
C == … diciamo bene … certo, ora bene perchè ci siamo tutti noi.
S = Uh! Sei riuscita un pò a parlare …
C= Ah, gliel’ho detto quel fatto!
S = … anche di quella ipotesi?
C= Si, si, si. Dice, se è sicura quella ipotesi, okay, non c’è problema.
S = Poi ti dirò, poi ti dirò tutti i particolari, allora, capito?
C= Certo.
S = Tutti i particolari!
C= Io mi … incomprensibile, l’ace sovrapposta … tutto quello dei particolari, quello che mi hai
detto, glieli ho detti tutti, ce ne sono aggiuntivi? Nel frattempo sono cambiate le cose?
S = No, aggiuntivi … tutta la parte … la parte, diciamo, organizzativa tecnica, capito?
C= Ah, okay, va bene, va bene!
S = Lui è disponibile …
C= Ah. l’unica cosa che non aveva capito … si. si. si. si … stiamo parlando. comunque,
sempre della capitale. giusto?
Certo, certo.
Esatto … che inizia con la L …
Bè, il paese con …
No. che inizia con la B!
Brava, ecco, perfetto.
S=
C=
S=
C=
S=
C= Inizia con la B, volevo dire, scusami, ho sbagliato.
S = Perfetto … ecco … capito?
C= Okay, si, si, allora … giusto, okay.
S = Quindi a lui andrebbe bene come ipotesi … poi ti dirò tutti i particolari …
C= Se non ci sono … si. se non ci sono problemi. si ha detto!
S = Eh, si, certo, devono farlo con chi … cinquantamila attenzioni!
C= Cioè, rispetto … naturalmente è spaventato … ma io, infatti gliel’ho detto … certo, se
no … okay.
S = Se no non ci sta!
C= E tu chiedi se vogliono andare avant … se vogliono andare avanti
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S ~ Si. si. poi ci prov … poi ti dirò …
C= Perchè io … lui non si capisce … lui non capisce come possono andare avanti. hai
capito’?
S ~ Si. ho capito … eh, certo. anch’io non lo capisco. me lo devono dire … certo …
C= Hai capito? Dice. come è possibile … cioè. io non capisco … cioè. nella mia situazione
come si può andare avanti. questo solo!
S ~ Appunto, me lo devono dire … e lì, intanto, su quella situazione lì lui come è’? E’ tutto
fermo lì?
C= Come lo hai lasciato tu, come ti avevo detto io, si.
S ~ Tutto fermo in attesa.
C~ Ma, naturalmente, si dovrebbe fare prima perchè, se no …
S = Eh, perchè c’è il rischio, no, anche, conviene prima, è meglio prima …
C~ Certo.
S ~ … non c’è dubbio … non c’è dubbio, per quello …
C ~ Perchè, se no, a quel punto uno va … è difficile, no?
S ~ Appunto.
C= Però. se si fa così … lui ha capito come si fa. perchè si va dove c’è … per esempio. c’è
Antonio da noi …
S ~ Si.
C~ … deve andare dentro un posto dove c’è Antonio …
S ~ Perfetto, questo è il discorso.
C~ … perchè se va lì dentro allora loro direttamente se lo prendono da lì … dove c’è
Antonio. hai capito?
S = Certo, certo … certo, certo, certo …
C~ … Antonio di Montecarlo. hai capito?
S ~ Certo. il gemello di Antonio. certo.
C~ … si tiene inf … il gemello di Antonio … a quel punto, una volta che è entrato là …
S ~ Certo, certo.
C= … non gli possono più, capito?
S = Si, si … allora, l’importante è che lui, intanto, dicesse di si … poi, intanto, ti dirò tutti i
particolari …
C~ Si, però, l’unica cosa che dico, lui non può più tornare da Antonio, perchè loro ci
hanno quel documento … cioè, capito’?
s~
c~
s~
No, no, certo, non c’è dubbio … non c’è dubbio.
Ecco! Quindi, perché quello rimane a loro, ecco.
Non c’è dubbio, non c’è dubbio.
C = Ecco, va bene.
S ~ Non c’è dubbio, non c’è dubbio, quindi è una scelta per …
C= Quindi, per forza uno deve stare aUento.
S ~ … è una scelta per i dieci. capito. per i dieci. no?
C~ Certo, infatti, infatti.
S ~ Di fronte a quella scelta è via.
C~ Ma solo cosi si può fare se no è inutile … se non si va dall’amico di Antonio purtroppo
S ~ Non c’è dubbio, non c’è dubbio … senti, hai affrontato anche gli altri discorsi da definire un
pò … non sei riuscita, li affronti con lui.
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RIZZO l’esatto contrario): la visita in realtà non era più necessaria atteso che lo SCAJOLA, nel momento
esatto in cui la RIZZO sì metteva in contatto con lui, era in compagnia di Vincenzo SPEZIALI, la
persona incaricata di svolgere il compito di intermediario con il soggetto libanese.
Le successive attività di indagine consentivano, inoltre, di comprendere appieno le ragioni della
particolare int1uenza dello SPEZIALI, legata alla capacità di intrattenere rapporti privilegiati con apparati
istituzionali libanesi in grado di favorire l’introduzione in quel territorio del MATACENA.
Ciò premesso, sul conto di SPEZIALI Vincenzo, cl. 1974, è emerso quanto segue:
proviene da una tàmiglia di industriali, in quanto nipote di SPEZIALI Vincenzo, nato a Bovalino (RC), il
04.07.1931, residente a Catanzaro, via Mario Greco, n. 21, noto imprenditore al vertice del più importante
gruppo industriale calabrese 13;
risulta indagato nell’ambito del proc. pen. 230/09 RGNR (Procura della Repubblica di Crotone), unìtamente
ad altre persone, in ordine ai delitti di concussione, millantato credito ed estorsione in danno della Azienda
Sanitaria Provinciale di Crotone;
è coniugato con la cittadina libanese RIZK JOUìVIA.t’IA, nata a Al Nassrie (Libano), il 24.10.1967,
residente a Catanzaro, via Buccarelli nr.27 (Cfr. allegato nr. 1).

Già dirigente de!l’ENI, ha avviato la sua attività imprenditoriale con la costituzione di una industria di laterizi e poi
successivamente con altre iniziative imprenditoriali che fonnano il “Gruppo Speziali”. li 2 giugno 1992 viene nominato Cavaliere del
lavoro. Dal 2001 al 2006 è presidente de! la “SacalU,la società di gestione dell’aeroporto di Lamezia Tenne, membro del consiglio di
reggenza della Banca d’Italia e viceprcsidente della Banca Popolare di Crotone. Già presidente regionale di Continùustria in Calabria.
Nel 2008 intraprende l’attività politica all’interno del progetto del Popolo della Libertà e viene eletto senatore (Dati acquisiti
dalla consultazione di Fonti aperte).
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La consultazione di alcune fonti aperte, inoltre, consentiva di accertare che in data 9 maggio 1013,
SPEZIALI Vincenzo, cl. 1974, ha accompagnato Amin GEMAYEL (Beirut -Libano- 12 gennaio 1942, noto
esponente politico, già Presidente del Governo libanese dal 1982 al 1988, a capo delle “‘Falangi libanesi”,
organizzazione politica di riferimento del mondo cristiano maronita) a tàr visita alla tomba del delunto statista
Giulio ANDREOTTI.
L’m1icolo della testata AdnKronos, poneva in risalto che il politico libanese era stata accompagnato
sul sepolcro da Vincenzo SPEZIALI, ultimo delegato nazionale del movimento giovanile della DC, marito di una
nipote del GEMAYEL (Cfr allegato nr. 2).
Sempre il 3 marzo 2012, un articolo stampa on line. dava notizia che il GEMAYEL si era recato
anche in Calabria ed era stato ricevuto dall’allora Senatore PdL Vincenzo SPEZIALI cl. 1931 e dal Presidente
del Consiglio Regionale della Calabria Francesco TALARICO, con i quali si era soffermato in una conferenza
stampa organizzata presso la SACAL (società di gestione dell’Aeroporto di Lamezia Terme) (cfr allegato n r. 3).
Ulteriore articolo apparso in quella stessa data, sulla testata on fine RTV, riportava che il
GEMAYEL si era recato presso l’abitazione di Sellia Marina di Vincenzo SPEZIALI cl. 1931, al quale risultava
legato da rapporti di amicizia personale (cfr allegato nr. 4).
Che lo SPEZIALI fosse particolarmente coinvolto nella vicenda, pressato da SCAJOLA che aveva
necessità di dare risposte sul possibile trasferimento di MATACENA, lo dimostra la conversazione
delle ore 13.16.40, del giorno 29 gennaio, quando attraverso l’utenza libanese 009613483846 [RIT 53/14], era
proprio lo SPEZIALI Vincenzo a contattare lo SC.·UOLA sull’utenza 3346910405 [RIT1344/13]. Lo SCAJOLA
appare impaziente quando afferma : Si, ma io lì non so più cosa dire, capisci, perchè piuttosto gli dico che non c’è
niente da fare, capito?l4
14 Telefonata registrata, in data 29 gennaio 2014 alle ore 13,16, progressivo 2055 su canale 6763 del sistema INTEGRA
della società SIO S.p.A., in entrata dall’utenza libanese nr. 009613483846, in uso a Vincenzo SPEZIALI [cfr allegato
004]
LEGENDA
S ~ SCAJOLA Claudio;
V~ Vincenzo SPEZIALI.
S- Pronto?
V~ Ehi, ciao!
S = Eccomi!
V~ Sono solo.
S = Dimmi caro.
V = Lo rimando indietro domani.
S ~ Si.
V = Perchè, se lui si ferma qua ìà un disastro.
S ~ Ah, si?
V~ Si.
S ~ Perchè?
V = ìV1e lo ha detto chiaramente … perchè … cerca di capirmi, è stressantissimo …
S ~ Si.
V= … ieri … sono solo adesso, mi sono appartato … mi ha chiamato pure … anche il mio, il locale … sono andato …
S = Va bè, senti, io sono in riunione adesso …
V = Si, no, scusa.
S = … l’altra cosa che

Sunto della conversazione e/o sms:
Lunga conversa:=ioni tra Vìncen=o Spezia/i e Claudio Scajola. L ‘argomento della telefonata 1’erte sulle
problematiche del governo Libanese e Italiano. Al tennine della conversazione, Scajo/a chiede a Vincen:;o: “!1
cosa devo dire?”; Vincenzo: ” … quando ci vediamo martedì ti dico tutto, perchè nel fì·attempo c/ze avranno
giurato, io sono in contatto ed avvio subito la questione”; Scajola: “Perfetto!”; Vincenzo: “glielo puoi t/ire … te
l’ho avevo detto, prima di fine febbraio non possiamo (are niente ed infatti siamo neltiming”. Seguono saluti
Dal contenuto della conversazione si desume che:
l. in Libano è stato formato un nuovo Governo;
2. che lo stesso dovrà giurare, a breve, prima dell’insediamento formale;
3. lo Speziali a quel punto potrà avviare la !àse esecutiva dello spostamento.
Il giorno successivo alla conversazione sopra riportata, si registrano alcuni messaggi di testo tra lo
SCAJOLA e RIZZO Chiara (moglie del MATACENA), mediante i quali Claudio SCAJOLA informa la
RIZZO dell’avvio, n breve, della fase esecutiva dello spostamento del di lei marito:

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frenetico scambio di informazioni, il coinvolgimento di una rete di soggetti e l’esistenza di
un sistema di comunicazioni di grande ed immediata efficacia, danno conto della condotta
posta in essere- in parte in Italia, in parte all’estero- integrante il paradigma di cui agli art.
6 comma 2 e 390 c.p., aggravato ex art. 61 n. 2 c.p., dalla finalità di consentire al
beneficiato di eseguire od occultare il delitto di cui al capo A): spostamenti di somme per
garantire la latitanza del MATACENA, attività dirette a rendere attuabile il pianificato
spostamento del MATACENA dall’Emirato di Dubai alla Repubblica del Libano, luogo
indiYiduato dallo SCAJOLA sfruttando le proprie relazioni personali (tra le quali quella con
SPEZIALI Vincenzo).
Per le ragioni sopra riportate, per la conoscenza delle vicende interessanti il MATACENA,
per non essere state mere esecutrici di ordini, ma direttamente coinvolte nell’attività di
tutela del MATACENA, perfettamente informate della situazione esistente e per il ruolo di
continuo supporto economico all’importante armatore, consentendogli l’assoluta
disponibilità di ingenti somme di denaro e/o di mantenere i rapporti personali anche
durante il periodo di latitanza, \’a ritenuto integrato il grave quadro indiziario anche nei
confronti di FIORDELISI Maria Grazia e SACCO Roberta.
Ed invero ad entrambe le indagate si contesta di avere agito all’interno dei circuiti bancari
e finanziari di riferimento del predetto MATACENA, circostanza riscontrata in atti e
avvalorata dalla consapevolezza delle finalità cui erano indirizzati gli spostamenti
finanziari e/ o le disponibilità economiche di cui era destinataria diretta Chiara Rizzo e,
sopratutto e dalla finalità di consentire al citato MATACENA di sottrarsi all’esecuzione
della pena. Peraltro, la FIORDELISI è soggetto appartenente all’entourage del “capo”, e
nelle società del gruppo “Matacena” svolge la funzione di amministratore unico della
società denominata A.&A. S.r.L., ed è la figura corrispondente a POLITI Martino per il
rapporto di fiducia e la sicura affidabilità; è inoltre persona che con Chiara Rizzo, ha
discusso di operazioni economiche , ha richiesto firme,ed ha finanche incontrato la stessa.
Quanto alla SACCO, si rileYa la frequenza dei contatti con la RIZZO, la piena conoscenza
nell’atthità più attivamente e strenuamente seguita dallo SCAJOLA, alle cui direttive la
donna risulta essersi attenuta, in coerenza con la funzione dalla medesima rÌYestita.

p.p. n. 7261/09 rgnr dda n. 4527/10 rgip n. 23/14 occ cjtro Matacena
Amedeo Gennaro + altri. Ordinanza di applicazione di misura
cautelare e sequestro preventivo
S = Prova a concentrani perchè passa così … questi miei amici, quando sono andato a
Beirut. poi sono venuti su … amici miei. l’ex Presidente. hai presente?
C= Ah, si!

S = … concentrati … mi dice, “uoi siamo amici di lù!”. e dico, cazzo … poi ho capito
perchè. perchè Beirut è una grande Montecarlo. grandissima Montecarlo …

…Vincenzo SPEZIALI contatta Claudio SCAJOLA con due diverse utenze libanesi, dato questo che
consente di avere conferma che lo stesso si trovi proprio in Libano, visto che l’utenza utilizzata nella
conversazione di cui al progressivo 678 è riferibile ad un’utenza fissa di Beirut;
2. il progetto di spostare il MATACENA da Dubai verso il Libano è collegato al possibile esito, fissato per
il 20 febbraio, dovrebbe del procedimento pendente a Dubai contro MA TACENA, che colloquianti
temono possa autorizzare l’espulsione del predetto ed il conseguente avvio delle procedure estradizioni
(Marco Gregoretti)