Affidamenti non troppo affidabili. Termina il periodo di pena alternativa ai servizi sociali, va al bar e si mette a spacciare cocaina. Arrestato

Immagine di repertorio
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Ieri, la Polizia di Stato, nell’ambito di mirati servizi nel capoluogo milanese volti al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, ha arrestato un cittadino giordano di 48 anni, con precedenti penali in materia di stupefacenti, che aveva terminato l’affidamento in prova ai servizi sociali lo scorso febbraio, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti all’interno di un bar.

Ieri intorno alle 19, gli agenti della Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” della Squadra Mobile hanno predisposto un servizio in viale Tunisia in quanto era stata segnalata un’attività di spaccio di cocaina all’interno di un bar. I poliziotti hanno visto un ragazzo italiano che è entrato all’interno il quale, dopo aver parlato con il dipendente, è uscito allontanandosi velocemente. Fermato subito dopo, ha consegnato una dose di hashish ed una dose di cocaina in merito alla quale non ha fornito nessuna spiegazione, quindi gli agenti sono entrati nel bar riconoscendo il barista in quanto già arrestato per spaccio di stupefacenti nel 2019. Nelle tasche dei pantaloni dell’uomo hanno rinvenuto una dose di cocaina identica a quella trovata al ragazzo poco prima fermato e una banconota da 50 euro. All’interno del bagno del bar, nascoste dietro a uno scaldabagno hanno poi rinvenuto altre 5 dosi di cocaina dal peso complessivo di 7,5 grammi. Infine, all’interno di alcuni quaderni contabili, è stata rinvenuta e sequestrata la somma di 1000 euro. Il barista è stato arrestato e giudicato per direttissima, mentre il ragazzo italiano è stato segnalato alla Prefettura.