Eravamo quattro bar senza amici!!! Continua la mattanza dei locali fatti chiudere a Milano per motivi di ordine pubblico

Sigilli al bar Dream di Milano
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DALLA QUESTURA DI MILANO
Il Questore di Milano Giuseppe Petronzi, nell’ambito dell’attività di prevenzione, controllo del territorio e monitoraggio dei locali pubblici milanesi svolta dalla Polizia di Stato per contrastare i fenomeni di criminalità, ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S., ha decretato la sospensione di due licenze per 10 giorni per la conduzione del “Bar Capolinea Caffè”, in viale Molise, 51 e del “Dream’s Bar”, in via Giambellino, 34 entrambi a Milano.
Ieri pomeriggio, gli agenti del Commissariato Porta Genova hanno notificato la sospensione della licenza al Dream’s Bar, in quanto a seguito di controlli svolti tra febbraio e maggio, il locale è risultato essere frequentato da numerose persone con precedenti penali e di polizia anche in materia di stupefacenti. In particolare, lo scorso febbraio personale della Polizia di Stato, con l’ausilio dell’unità cinofila antidroga, ha effettuato un controllo all’interno del locale, dove sono stati identificati sette avventori, tutti con precedenti penali e di polizia, per reati contro la persona, il patrimonio, reati inerenti agli stupefacenti e in materia di armi nonché reati per violazione della normativa sugli stranieri. Inoltre, durante il controllo, uno dei sette è stato trovato in possesso di una dose hashish e pertanto è stato sanzionato amministrativamente, mentre un secondo avventore è stato trovato in possesso di un coltello e pertanto veniva indagato in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria.
Sempre ieri pomeriggio, gli agenti del commissariato Monforte Vittoria hanno notificato la sospensione della licenza al proprietario del “Bar Capolinea Caffè” in quanto, a seguito di controlli svolti dai poliziotti tra febbraio e aprile, il locale è risultato essere un luogo frequentato da numerose persone con precedenti di polizia. Inoltre, lo scorso aprile gli agenti sono intervenuti all’esterno del bar in quanto un cliente, riferiva di essere stato aggredito da più soggetti di cui uno in evidente stato di alterazione alcolica.