Giuro!!! Ho visto Giorgia! Dall’area stampa è tutto. A voi la linea. Quel che il mio taccuino non ha voluto tenere per sé dopo il comizio milanese della leader di Fratelli d’Italia, in piazza Duomo, domenica 11 settembre 2022. (Video)

Giorgia Meloni pochi istanti prima si salire sul palco per il comizio elettorale in piazza Duomo, a Milano, domenica 11 settembre 2022
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Marco Gregoretti al comizio di Giorgia Meloni in piazza Duomo, a Milano, domenica 11 settembre 2022

Alcune informazioni confidenziali mi avevano fatto scattare un campanello d’allarme: al comizio di Giorgia Meloni, domenica 11 settembre 2022, potrebbe succedere qualche cosa di poco gradevole. Incidenti? Botte?, Peggio? Tanto è bastato perché informassi il giornale, Libero, che mi sarei fatto accreditare come giornalista, alla chiusura della campagna elettorale dell’unica leader donna di un partito politico in Italia. L’organizzazione e la dirigenza cittadina, milanese, di Fratelli d’Italia, che fanno capo a Stefano Maullu, mi hanno consegnato il pass poco prima dell’inizio, previsto per le 17,30, ma slittato alle 18, circa. Fortunatamente non è successo nulla, tranne qualche fischio “socialaro”, chiosato da Giorgia Meloni: “Sono finite le vacanze e i figli di papà sono scesi dallo yacht di famiglia e sono venuti a fischiarmi”.

Quindi mi sono ascoltato tutto il discorso: bollette, gas, energia, fisco, famiglia, scuola, case, sanità, immigrazione, cultura, arte, strapotere della lobby “di sinistra”…
Un tuffo emozionante nel passato: dopo tanti anni, ho seguito da sotto il palco, sebbene nella zona franca dello spazio stampa, i tic della “gente” dello stravolgente fenomeno politico e del circo giornalistico della nostra stranissima epoca. Una nuova fauna così giovane e così tecnologica… Mi sono sentito per un paio d’ore il nonnetto, sebbene atletico, di questi cronisti e di queste croniste, di questi fotografi e di queste fotografe, di questi cameramen e di queste camerawomen. Il mondo è cambiato. E con esso il boschetto mediatico.
Ho preso qualche tradizionale appunto

1) Arriva la candidata Isabella Rauti, si fa largo, per entrare oltre le transenne, con il trolley schiaccia piedi. Due suoi colleghi di partito commentano: “Isabella spara. C’è da avere paura”. “Eh?” “No, intendevo dire che va a caccia, le piace andare a caccia.” Ah, ma io avrei paura anche se non andasse a caccia”. Mi chiedevo: ma stanno parlando di quella Isabella Rauti, mia amica su Facebook? A quanto pare sì. S’ode Maullu: “Non premete sulle transenne!”

2)Arriva un signore claudicante. Racconta la sua storia drammatica. povero e senza casa. E attacca un comizio: “Io lotto per i poveri”. Becca Giulio Tremonti e lo sommerge di parole. L’ex ministro economico del governo Berlusconi, tra i nomi che circolano per un ministero pesante in un eventuale governo di centro destra, lo ascolta. Mi accorgo che dietro la testa del “povero” sono posizionati teleobiettivi in fila orizzontale. Tremonti ascolta in favore di grandangolo. Un, presumo, collega mi da una spallata per farsi largo e filmare con lo smartphone. Prontamente gli restituisco, a mò di “poggata”, la botta. E lo sposto. Si sposta. Mi guarda. Ma si sposta. S’ode Maullu: “Via dalle transenne!”


3)Attimo di panico. La giovane giornalista dell’agenzia Ansa non trova la sua bottiglietta d’acqua fresca. Scruta il tavolone bianco, ma non la vede. “Eppure l’avevo messa qui” “Te l’ho spostata io”, le giunge in soccorso una collega, giovane anche lei. Che, non volevo crederci, parla in corsivo! “Eccola. L’avevo messa lì”. “Ah meno male, pensavo che non fosse la mia. Non vorrei bere dalla bottiglietta di qualcun altro”. Mi chiedo: “E se ti avesse fatto uno scherzo?”. S’ode Maullu: “Non accalcatevi contro le transenne!”.

4) Nervosismo dei cronisti maschi. “Ma dove mi siedo?” “Tranquillo, quello vicino a me fra poco lo cacciano, non è un giornalista”. E indica un poveretto dell’organizzazione, pallido e sudato, che non ne poteva più di stare in piedi”. Mi saluta il professor Francesco Alberoni, accompagnato da un collaboratore e dalla candidata, la psicologa Cristina Cattaneo. S’ode Maullu: “Insomma! Staccatevi dalle transenne!”

5) L’immancabile Lorenza, con le ballerine e la cavigliera dorata, annuncia, con la sua presenza, che tra la folla della base sbandierante, c’è l’onorevole giovane Marco Osnato. È la star delle transenne: lo chiamano da destra a manca… È tutto un “Marcoooo!!!”
Nel taccuino ho annotato queste cinque pilloline. Il resto è un pregevole e accattivante intervento di una donna molto carismatica, omaccioni che le fanno complimenti gradevoli e graditi, mazzi di fiori, Santanché, La Russa uno e La Russa due…L’Inno di Mameli, schierati e con la mano sul cuore, Il cielo è sempre più blu… E Maullu che insiste: “Per favore, lontani dalle transenne”!

Marco Gregoretti
IL VIDEO DI GIORGIA PRIMA DEL COMIZIO DI DOMENICA 11 SETTEMBRE 2022