Sempre più Bronx. Sempre più cocaina. A San Donato milanese arrestati due cittadini marocchini irregolari che spacciavano vicino a un asilo. In Brianza i Carabinieri, in due distinte operazioni, prima arrestano, mentre stavano per scappare in aereo, due pusher albanesi. Poi una donna rumena che, pensando fosse il marito, con cui aveva furiosamente litigato, apre la porta ai militari dell’Arma, arrivati su segnalazione dei vicini spaventati dalle urla che provenivano dalla casa. La donna in mano teneva ancora le dosi di cocaina che stava confezionando

La droga sequestrata ai pusher albanesi operanti in Brianza e che stavano per scappare in aereo
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DALLA QUESTURA DI MILANO

Ieri pomeriggio a San Donato Milanese (MI), la Polizia di Stato ha arrestato due cittadini marocchini di 35 e 29 anni, entrambi senza fissa dimora e irregolari sul territorio nazionale, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

La cocaina che due marocchini irregolri spaciavano vicino a un asilo di San Donato milanese

Intorno alle 17:30. i poliziotti della Squadra Investigativa del Commissariato Mecenate, coadiuvati dalla Polizia Locale di San Donato, sono intervenuti presso un bar in via Kennedy e hanno intercettato i due spacciatori i quali, con l’ausilio di vedette, gestivano da tempo un’attività di spaccio, peraltro a ridosso di un asilo e di una scuola elementare, creando disagi ai gestori del bar e ai residenti degli stabili vicini.

Durante il controllo sono stati fermati alcuni acquirenti e sequestrate 57 confezioni di cocaina nonché la somma di denaro di 2570 euro.

Legione Carabinieri Lombardia
Compagnia di Monza
Via Volturno 35, 20900- Monza (MB)- tel. 039.39065002
Sabato 11 marzo 2023 2.jpg[/caption]

La droga sequestrata ai pusher albanesi operanti in Brianza e che stavano per scappare in aereo. Sabato 11 marzo 2023 2.jpg

I Carabinieri della Compagnia di Monza -in raccordo con le due Procure della Repubblica
eli Monza e Busto Arsizio, competenti sulle attività eli p.g. condotte dall’Arma – hanno
concluso una operazione antidroga, che ha visto tra Seveso (MB) e l’Aeroporto eli
Malpensa 01 A), il sequestro eli 16 kg. eli cocaina, 800 grammi eli hashish e l’arresto di due
fratelli di origine albanese (rispettivamente eli anni 43 e 47), ritenuti essere i detentori e
custodi dello stupefacente.
Il blitz è scattato all’alba quando i militari, monitorando tramite telecamere i movimenti
degli indagati, inquadravano uno dei due fratelli uscire dalla casa con un grosso zaino che,
una volta caricato sull’autovettura, veniva portato presso un terreno di proprietà di una
Parrocchia del Comune eli Seveso, e li nascosto in un box agricolo sotto chiave. La
circostanza appariva subito sospetta ai militari, considerando che l’uorno risulta estraneo
a qualsiasi iniziativa della comunità parrocchiale, pertanto i militari ricostruivano il tragitto
effettuato e individuavano il box: una volta entrati, rinvenivano all’interno del borsone
lasciato poco prima 7 kg. eli cocaina, 542 gr. eli hashish e 21.400 € in contanti. Il giorno
dopo, l’indagato, ritornato sul posto e realizzato di essere stato scoperto, decideva per una
precipitosa fuga prendendo il primo volo eli sola andata per l’Albania. Tuttavia i
Carabinieri riuscivano a rintracciarlo presso lo scalo di Malpensa, dove aveva già superato
il check-in ed era già a bordo dell’aereo in pista, .dal quale in collaborazione con la Polaria
veniva fatto discendere. Accompagnato a terra, veniva sottoposto a fermo di indiziato di
delitto e tradotto presso il carcere eli Busto Arsizio 01 A) a disposizione della locale
Procura della Repubblica.

Le operazioni sono proseguite con la perquisizione domiciliare a canco del fermato,
consentendo di recuperare altri 280 grammi di hashish occultati in cantina. Le ricerche
venivano estese anche alla residenza del fratello, anch’essa in Seveso, il quale, all’interno
del garage, nascondeva altri 9 kg di cocaina, occultati in una cassaforte abilmente interrata
nel pavimento e sulla quale erano stati piazzati degli armadi per occultarla. Al termine delle
operazioni quest’ultimo veniva arrestato in flagranza di reato e tradotto presso l’istituto
Penitenziario eli Monza a disposizione della Procura della Repubblica eli Monza. Si stima
che il quantitativo sequestrato, verosimilmente destinato alle piazze eli spaccio eli Monza
e della Brianza, una volta immesso nel mercato avrebbe fruttato oltre 1.500.000,00 euro.
Lo stupefacente sarà inviato presso i laboratori dell’Arma per le analisi qualitative.
Entrambi gli indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza irrevocabili.
IL COMANDANTE (MAGGIORE EMANUELE D’ONOFRIO)

DAI CARABINIERI DI MONZA/BRIANZA
*APRE AI CARABINIERI PENSANDO CHE FOSSE IL MARITO TORNATO PER FARE PACE E VIENE TROVATA CON LA COCAINA. ARRESTATA SPACCIATRICE*
_La segnalazione dei vicini dopo una furibonda lite. _HA APERTO LA PORTA DI CASA CON LE DOSI IN MANO_

La droga sequestrata in Brianza a una donna rumena

Ieri pomeriggio, attorno alle 15:00, una donna rumena 33enne ma da tempo residente in Italia, ha avuto una furibonda lite con il marito, un cittadino tunisino di qualche anno più grande che al culmine della discussione aveva varcato l’uscio di casa e sbattendo la porta, era uscito a smaltire la rabbia.
Con il marito fuori casa, la donna si è messa all’opera con cartine e bilancino di precisione per preparare delle dosi dal blocco di cocaina riposto in una scatola di scarpe.

Dopo pochi minuti la 33enne ha però sentito suonare il campanello, e credendo che, come altre volte, il marito fosse tornato indietro per fare la pace, con ancora le dosi tra le mani, ha aperto la porta di casa trovandosi di fronte però gli uomini dell’Arma che erano stati allertati dai vicini di casa. Poco prima infatti le grida e i forti tonfi dei due coniugi, avevano destato l’attenzione di alcuni condomini che, con toni preoccupati, avevano segnalato la lite ai carabinieri.

La donna, colta con le mani in pasta, senza opporre resistenza ha fatto entrare i militari in casa dove, in una cucina su una tavola apparecchiata con bilancino di precisione e materiali per il confezionamento, sono stati trovati 16 grammi di cocaina di cui gran parte raccolta in un sasso unico non ancora diviso.

La donna, con già alle spalle qualche precedente per reati contro il patrimonio commessi nel comasco, è stata portata nella vicina caserma di piazza Prealpi per poi, al termine degli accertamenti del caso, è stata arrestata per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e, informato il magistrato di turno della Procura di Monza, è stata riaccompagnata a casa dove permarrà in detenzione domiciliare in attesa della convalida e del processo per direttissima.