Anna Maria Traveni – La dea dei sogni e dell’analisi di gruppo ci ha lasciati

Anna Maria, Uccia, Traveni
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Anna Maria Traveni:

Anna Maria, Uccia, Traveni

 

Aveva due grandi passioni: trasmettere ai giovani l’importanza e il valore della mente e delle idee e i suoi tre figli. Anna Maria Traveni, psicoterapeuta, psicoanalista, pietra miliare dell’analisi di gruppo (gruppoanalisi) e dello studio dei sogni, è scomparsa giovedi tre aprile, a Torino, dopo quasi quattro mesi di ricovero dovuti ad alcune complicazioni conseguenti a una emorragia celebrale che l’aveva colpita il 13 dicembre. Aveva 81 anni. Non ha fatto in tempo a partecipare a uno dei suoi tanti contributi regalati, senza mai cedere a facili protagonismi, alla cultura torinese e alla ricerca: la seconda edizione di Attraversare lo schermo. Psicoanalisi e cinema di fronte al futuro. Tre giorni di confronto culturale e scientifico e di film (11-12-13 aprile) al Sermig e al Cinema Massimo, dedicati a “Futuro- Scienza- Affetti-Societa’“. L’evento, organizzato dall’Apragi (Associazione per la ricerca e la formazione in psicoterapia individuale, di gruppo e analisi istituzionale ) in collobarazione con il Museo nazionale del Cinema e con Arcipelago (Centro di analisi applicata) “è legato indissolubilmente al nome e al lavoro di Anna Maria Traveni“, ricordano i promotori. “ E’ stata la nostra fondatrice. Ci lascia un vuoto enorme“ dicono all’Apragi “continueremo il suo lavoro“. Traveni nel 1990 fu l’animatrice di uno dei piu’ celebrati e citati convegni internazionali di studio (“Est-Ovest“), durante il quale ricercatori, intellettuali, psicologi e psichiatri di tutto il mondo si ritrovarono a Saint-Vincent per avviare un confronto sulle differenze in psichiatria e in psicologia tra il mondo capitalista e quello comunista. I suoi studi e la sue ricerche avevano come centro la relazione tra le diverse discipline culturali e fu capace da questo punto di vista di portare un contributo multidisciplinare a uno dei capisaldi della psicolanalisi freudiana: il sogno. Nel 1991, sempre a Torino, diede vita, infatti, all’Accademia permanente del sogno che, insieme alla Apragi e alla Coirag (Confederazione di organizzazioni italiane per la ricerca analitica sui gruppi), divento’ una delle scuole con le quali la psicologa scomparsa il 3 aprile, riusci’ a dare la possibilità ai giovani laureandi di accedere a una professione che, anche per il suo lavoro, ha trovato credibiltà e solidità. Molte sue battaglie, infatti, contirbuirono alla istituzione dell’Albo professionale degli psicologi a cui oggi per accedere occorre essere in possesso di lunghi tirocini ed esperienze dopo la laurea. “Con i suoi allievi“ ricordano all’Apragi“ era molto severa. Ma al momento giusto faceva un passo indietro e cedeva loro il passo“. All’apertura di Attraversare lo Schermo, venerdi’ 11 aprile alle 14,30, al Sermig, in piazza Borgo Dora, 61, il figlio di Anna Maria Traveni, il giornalista Marco Gregoretti, l’ha ricordata con un breve intervento.