SESSO: ANSIA DA PRESTAZIONE FEMMINILE

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  • Testata            Panorama
  • Data Pubbl.     20/08/1998
  • Numero           0033
  • Numero Pag.   108
  • Sezione            STORIA DI COPERTINA
  • Occhiello         SCIENZE DESIDERIO Intervista
  • Titolo  “CARO SCUSAMI, HO L’ ANSIA DA PRESTAZIONE”
  • Autore Marco Gregoretti
  • Testo

SESSO: Una signora dopo alcuni mesi di matrimonio non riesce più a raggiungere l’ orgasmo. Finge, ma è disperata: la sua certezza di piacere è andata in pezzi da quando nel suo negozio lavora una ragazza giovane e molto carina; vive nell’ ossessione del proprio aspetto fisico. Altra storia, parallela, che riguarda una studentessa di 20 anni: cambia molti partner perché vuole rassicurazioni sulle proprie capacità erotiche, ma pensa così tanto a come procurare piacere che non riesce a provarne lei. La moglie e la studentessa fanno parte del campione di oltre 1.100 donne, tra i 18 e i 60 anni, intervistate per una ricerca dell’ istituto Asper. I risultati appaiono significativi: il 12,2 per cento di loro non ha mai provato l’ orgasmo, il 33,6 non riesce a raggiungerlo durante il coito, il 47,2 per cento finge di raggiungerlo e il 18,5 teme di non essere capace di soddisfare il partner. Il coordinatore del lavoro, il sessuologo e psichiatra Dino Cafaro, aggiunge che, alla frustrazione del mancato piacere, per una parte delle donne si aggiunge l’ ansia di prestazione, che sembrava una tipica preoccupazione di maschi dubbiosi della propria potenza. Solo ora si sente parlare di ansia da prestazione femminile. Come si manifesta? Nel maschio di solito l’ ansia porta all’ eiaculazione precoce. Nella donna subentra l’ anorgasmia, o una più generica insensibilità, per l’ eccessiva attenzione alle sensazioni del partner. Se l’ ansia arriva nel mezzo del rapporto e blocca l’ orgasmo, lei fingerà, così lui sarà contento. Se l’ ansia la coglie all’ inizio, la donna avverte un improvviso calo del desiderio, o addirittura dolore improvviso durante l’ amplesso. Quali sono le cause principali? Dall’ ossessione del proprio aspetto alla convinzione di non essere eroticamente all’ altezza. Ciò non significa che manchi l’ eccitazione; solo che durante il rapporto la donna diventa una spettatrice angosciata. Tutto questo in verità è sempre successo, per fortuna ora le donne ne parlano e possono essere aiutate. Come? Secondo me, ci sono in ballo paure e sensi di colpa, quindi la psicoterapia può essere utile. E c’ è un’ altra ricetta: riprendersi la spontaneità. Nell’ amore oggi si pensa troppo.