I tre giorni caldi della Polizia di Milano. Nella settimana del dramma della Rsa dove sono morti sei anziani, ecco un mattinale degli altri crimini metropolitani. L’incendio al centro di accoglienza di via Corelli, la banda di pusher, tre nomini e una donna italiani, che si confezionava a droga in casa, l’evaso e i ladri arrestati alla stazione Centrale. E ancora: cocaina e profumi di lusso sequestrati, il pub rissoso di Opera sigillato dai Carabinieri. E per finire: arresti di scippatori meltin pot, albanesi, peruviani, colombiani…

Droga e profumi sequestrati dalla Polizia
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DALLA QUESTURA DI MILANO/1
Poco prima delle ore 18 oggi la Polizia di Stato è intervenuta presso il CPR milanese di via Corelli per sedare una protesta da parte degli ospiti che, nel settore C, avevano dato fuoco alle suppellettili di quattro stanze rendendole inutilizzabili. Il Questore Petronzi ha inviato sul posto un’aliquota di ordine pubblico a disposizione di un funzionario di polizia per mettere in sicurezza l’area e attribuire eventuali responsabilità per i danni causati alla struttura.
I Vigili del Fuoco hanno spento l’incendio e dichiarato inagibile il settore, motivo per cui si sta provvedendo alla ricollocazione delle 23 persone che erano lì ospitate.

DALLA QUESTURA DI MILANO/2
La Polizia di Stato, coordinata dai Pubblici Ministeri del VII Dipartimento della Procura della Repubblica di Milano, ha eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali, fin dalle prime ore di questa mattina, nei confronti di 4 cittadini italiani residenti a Milano, tre uomini e una donna, resosi responsabili in concorso tra loro del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Le indagini svolte dagli investigatori della Squadra Mobile milanese, iniziate nel mese di novembre 2021, hanno permesso di accertare innumerevoli approvvigionamenti e cessioni di sostanza stupefacente; evidenziando, altresì, la disponibilità da parte del gruppo criminale sia di autovetture che motoveicoli utilizzati per effettuare le cessioni, nonché di appartamenti ove occultare lo stupefacente.
È proprio in uno di questi appartamenti sito in via Scialoia che, nel mese di gennaio 2022, gli investigatori hanno tratto in arresto in flagranza di reato una donna italiana appartenente al gruppo, poiché risultata custodire 79 “panetti” di eroina del peso lordo di 43 Kg e 3 “panetti” di hashish del peso lordo di 300 grammi.
Questo ingente quantitativo di sostanza stupefacente era stato precedentemente consegnato, in due borsoni, dall’autista di un autobus con targa albanese a uno degli indagati nel parcheggio di Lampugnano a Milano. Nella circostanza, l’indagato, dopo aver ricevuto la droga e con totale indifferenza, ha caricato l’eroina nei bauletti della propria moto per poi depositarla nell’appartamento dove è stata rinvenuta e sequestrata dagli agenti di polizia.
Nel corso delle indagini è stato individuato anche un altro deposito di sostanza stupefacente a Paderno Dugnano (MI), dove una telecamera istallata dai poliziotti ha permesso di riprendere gli indagati nell’atto di trasportare tre grosse presse idrauliche utilizzate per il confezionamento della droga.
La forza del gruppo criminale si è estrinsecata, inoltre, nella capacità di esercitare un vigile e costante controllo delle proprie attività illecite legate al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti; nonché dall’avere contatti diretti con “fornitori” dimoranti verosimilmente in Albania, da dove sono riusciti a far importare notevoli quantitativi di sostanza stupefacente a prezzi relativamente vantaggiosi.
I profitti illeciti che gli appartenenti a tale gruppo hanno tratto dalle condotte di traffico di stupefacenti sono stati molto ingenti: infatti, durante il periodo d’indagine, sono state accertate cessioni di sostanza stupefacente del tipo eroina e cocaina per oltre 170 Kg.
A conclusione dell’attività d’indagine e sulla base degli elementi probatori raccolti, è stata emessa dal GIP presso il Tribunale di Milano un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali, di cui una della custodia cautelare in carcere, una degli arresti domiciliari e due dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, che è stata eseguita fin dalle prime ore della mattinata odierna da personale della Squadra Mobile della Questura di Milano.
IL VIDEO DELLA BANDA DI PUSHER

DALLA QUESTURA DI MILANO/3
Lunedì sera a Milano, la Polizia di Stato ha arrestato un cittadino egiziano di 39 anni, in quanto destinatario di un ordine di cattura emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano e di un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli.
L’egiziano, mentre si aggirava nelle vicinanze della fermata metropolitana Repubblica, è stato fermato per un controllo dagli agenti della Polizia Ferroviaria di Milano. A seguito di perquisizione personale, è stato trovato in possesso di banconote false per un valore di 530 euro, nonché della somma in contanti di 3.600 euro, il tutto posto sotto sequestro. Il 39enne è stato accompagnato presso il carcere di San Vittore in quanto è risultato ricercato dall’Autorità Giudiziaria per un provvedimento di custodia cautelare in carcere e per un ordine di carcerazione per l’espiazione della pena di 1 anno di reclusione, entrambe le misure emesse per il reato di spendita di monete falsificate.
Martedì sera, invece, la Polizia di Stato ha arrestato un cittadino algerino di 18 anni, per il reato di furto aggravato. Gli agenti della Polizia Ferroviaria di Milano, impegnati in un servizio antiborseggio, hanno notato l’uomo aggirarsi all’interno di un esercizio commerciale della stazione di Milano Centrale, per poi avvicinarsi alle spalle di una famiglia di turisti intenti a consumare la cena e, senza farsi notare, si è impossessato di una borsa per poi allontanarsi dal locale. I poliziotti, che hanno assistito alla scena, lo hanno bloccato e hanno restituito la refurtiva alla vittima.

DALLA QUESTURA DI MILANO/4
Giovedì pomeriggio a Milano, la Polizia di Stato ha indagato in stato di libertà un cittadino italiano di 52 anni, per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e ricettazione.
Gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato Lorenteggio, a seguito di un’attività di indagine, hanno individuato un’abitazione in via Gattinara quale probabile luogo di spaccio di sostanza stupefacente. I poliziotti hanno identificato il proprietario e, a seguito di perquisizione locale, in un mobile della cucina, hanno rinvenuto e sequestrato 4,27 grammi di cocaina e 6.900 euro in contanti in banconote di vario taglio. All’interno di un fabbricato, nella proprietà dello stesso, gli agenti hanno sequestrato oltre 5600 profumi del brand Dolce&Gabbana, suddivisi in base al formato da 50 o 100ml, per un valore commerciale di circa 600mila euro.

Profumi di lusso sequestrati

DALLA QUESTURA DI MILANO/5
Il Questore di Milano Giuseppe Petronzi, nell’ambito dell’attività di prevenzione, controllo del territorio e monitoraggio dei locali pubblici milanesi svolta dalle Forze dell’Ordine per contrastare i fenomeni di criminalità, ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S., ha decretato la sospensione per 10 giorni della licenza per la conduzione dell’esercizio pubblico “Zerbo Pub” in Via dei Pioppi n.3 a Opera (MI).

I Carabinieri appongono i siglilli al locale Zero Pub di Opera

Ieri mattina, i militari della stazione dei carabinieri di Opera hanno notificato la sospensione alla titolare dell’attività, in quanto, a seguito di interventi e controlli effettuati dai militari dell’Arma dei Carabinieri da gennaio 2023 a maggio 2023, il bar è risultato frequentato da numerose persone con precedenti penali e di polizia per reati in materia di stupefacenti, danneggiamento e violazione del codice della strada. In particolare a maggio, i carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di San Donato Milanese sono intervenuti presso il pub per una lite tra due clienti avvenuta per futili motivi, con diversi pugni al volto e alla nuca.
L’art. 100 del T.U.L.P.S. prevede che il Questore possa sospendere la licenza di un esercizio, anche di vicinato, nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini.

DALLA QUESTURA DI MILANO/6
Ieri a Milano, la Polizia di Stato ha arrestato un cittadino albanese di 42 anni, in quanto destinatario di un ordine di cattura emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Bologna, un cittadino peruviano di 35 anni, per il reato di furto aggravato, un cittadino colombiano di 27 anni e un cittadino cubano di 32 anni, entrambi per il reato di furto aggravato in concorso.
In mattinata, gli agenti della Polizia Ferroviaria di Milano hanno notato il 42enne aggirarsi con fare sospetto nelle vicinanze della stazione di Milano Centrale, tentando di eludere il controllo di polizia. I poliziotti, insospettiti, lo hanno fermato e condotto presso gli uffici di Polizia dove da accertamenti in banca dati è emerso che l’individuo era ricercato dal 2010 dall’Autorità Giudiziaria, in quanto doveva espiare la pena residua di 10 anni e 6 mesi di reclusione, nonché il pagamento della pena pecuniaria di 57.500 euro in relazione al reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti commesso nella città di Bologna nel 2006.
Qualche ora dopo i poliziotti hanno notato il cittadino peruviano, aggirarsi all’interno di un esercizio commerciale della stazione di Milano Centrale e, posizionandosi alle spalle di una donna intenta a consumare una bevanda, impossessarsi dello zaino per poi allontanarsi dal locale. Gli agenti, che avevano assistito alla scena, hanno fermato il 35enne e hanno restituito la refurtiva alla vittima, la quale non si era accorta di nulla.
Infine, nel pomeriggio, i poliziotti hanno notato due uomini uscire rapidamente da un esercizio commerciale della stazione e, in particolare il cittadino colombiano, occultare qualcosa all’interno di uno zaino. Gli agenti della Polfer, insospettiti, si sono avvinati per un controllo e i due, vistosi scoperti, hanno tentato la fuga. Il 27enne è stato immediatamente fermato, mentre il 35enne cittadino cubano, per sottrarsi al controllo, ha ingaggiato una colluttazione con un agente venendo successivamente bloccato. I poliziotti hanno chiesto al cittadino colombiano di mostrare il contenuto dello zaino, da cui ha estratto un portafogli contenente denaro e carte di credito intestate ad una donna di cui non ha saputo giustificare il possesso. I due sono stati condotti presso gli uffici di Polizia, dove era presente la vittima, la quale ha dichiarato di aver subito il furto del proprio portafogli all’interno del locale commerciale, rientrandone in possesso in sede di denuncia.