Odioso chi porta via le cose ai chi non può difendersi. I Carabinieri sequestrano preventivamente i beni a due donne moldave, una badante e la figlia, per circonvenzione di incapaci e auto-riciclaggio. Avevano raggirato una donna di 87 anni. Che però se n’è accorta e ha sporto querela.

Immagine di repertorio
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LEGIONE CARABINIERI “LOMBARDIA”

Comando Provinciale di Milano

Comunicato Stampa

MILANO: ESEGUITO DAI CARABINIERI UN DECRETO DI SEQUESTRO PREVENTIVO PER CIRCONVENZIONE DI INCAPACI E AUTORICICLAGGIO NEI CONFRONTI DI UNA BADANTE E DI SUA FIGLIA

Nella mattinata del 18 agosto, nelle province di Milano, Novara e Biella, i Carabinieri della Compagnia CC di Corsico, all’esito di articolate attività d’indagine coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso lo scorso 5 agosto dal G.I.P. di Milano, nei confronti di due donne di origine moldava, madre e figlia (63 e 47 anni), rispettivamente residenti a Galliate (NO) e Trezzano s/Naviglio (MI), gravemente indiziate dei reati di circonvenzione di persone incapaci (con l’aggravante dell’abuso di relazioni domestiche, di coabitazione ed ospitalità) e auto-riciclaggio.

Il provvedimento trae origine dalle indagini svolte dalla Stazione Carabinieri di Trezzano sul Naviglio a partire dallo scorso mese di marzo, a seguito di querela presentata da una anziana 87enne del luogo – affetta da gravi patologie psico-fisiche – nei confronti della sua ex badante (la 63enne) e di sua figlia, in ordine alla totale sottrazione del proprio patrimonio.

Le indagate, abusando delle condizioni di minorata capacità psico-fisica della vittima, erano riuscite ad impossessarsi della somma complessiva pari ad euro 161.000,00 inducendola a compiere atti di disposizione patrimoniale tra gennaio e aprile 2021 (apertura di un conto corrente cointestato con una delle indagate e sottoscrizione di una procura generale ad amministrare il patrimonio), giustificando tali operazioni con l’esigenza di ottenere una maggiore praticità per l’espletamento dei servizi di assistenza.

A seguito dei complessi accertamenti bancari e documentali, i Carabinieri hanno accertato che le indagate si erano impossessate dell’intero patrimonio della vittima, utilizzandolo in breve tempo per spese personali, per l’estinzione di un finanziamento e per l’acquisto di due abitazioni nelle province di Milano e Biella.

Nell’ambito delle attività esecutive, i militari hanno quindi proceduto al sequestro di tutti i rapporti finanziari intestati alle persone indagate, di un’autovettura e delle due abitazioni sopra indicate, per un valore complessivo che si aggira sui 100 mila euro circa.

Milano 19 agosto 2022