Aumenti delle bollette. “Qui rischiamo di chiudere tutti. Bollette aumentate di 5, 6, 7…volte”. Intervista alla titolare del famoso rifugio Ciao Pais di Sauze d’Oulx (To), in Alta Valle di Susa

La bolletta della luce del Ciao Pais a inizio stagione 2022. Nel 2021 era di 404 euro
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L’intervista a Giusy Bruschi per Libero di giovedì 18 agosto 2022

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Energia Ciao Pais 2021

Il Ciao Pais di Sauze d’Oulx in provincia di Torino

Dal 1994 Giusy Bruschi, insieme al figlio Mirko Berto, è l’anima del Caio Pais, lo storico rifugio alpino di Sauze d’Oulx, 2mila metri in Alta Valle di Susa, oramai una eccellenza del food e dell’accoglienza conosciuta in tutto il mondo. Non avrebbe mai immaginato, dopo 28 anni di sacrifici e di investimenti, di vedere i guadagni sui circa 700 mila euro di fatturato incassati nei nove mesi di apertura, assottigliarsi sempre di più. “Oramai” si sfoga con Libero “lavoriamo senza utili. Siamo arrabbiati, preoccupati e spaventati”.
Giusy Bruschi titolare del Caio Pais

Perché?
“Come perché? Ha idea di che cosa significheranno per noi gli aumenti dell’energia e del gas?. Per farle capire: la bolletta di gas di inizio 2021 era di 956 euro, u anno dopo è diventata di 2062. Per non parlare della luce: da 404 a 2476. E non è arrivata ancora quella di luglio…”
Vi aspettate ulteriori aumenti?
“Beh, se i costi dell’energia elettrica da luglio 2021 a alo stesso periodo del 2022, sono aumentati di quasi cinque volte… Faccia due conti. E ancora non conosciamo quelli del gas”.
Questo vi spaventa?
“Certamente. Tutto continua ad aumentare alla velocità della luce. Le materie prime, per esempio, dalla sera alla mattina, del 30 per cento. E non sappiamo quando mai si fermerà una deriva al limite del parossismo. Davvero non so e saremo in grado di mantenere questo livello di spese per la stagionale invernale. Luce e gas sono le voce più spaventosa, ma le uscite a cui dobbiamo fare fronte sono tantissime. A cominciare dai 175 mila euro per gli otto dipendenti regolarmente assunti, all’Imu e a tutto il resto…”.
Temete rischi di chiusura?
“Forse noi no. Ma, mi creda, è un’eventualità che potrebbe toccare una gran quantità di esercizi del settore turistico. Siamo in una bolla e abbiamo paura del default”.
E, quindi, siete anche molto arrabbiati
“Vorrei vedere. Adesso tutti aspettano questo benedetto 25 settembre. Ma cambierà qualche cosa?”
Marco Gregoretti